Tecnologia Filosofica
Elena Valente
attrice
Marco Amistadi
testi, regia, musiche
Una coproduzione Rivolimusica, Unione Musicale Onlus, Tecnologia filosofica
Omer Bouchez
violino
Elise Liu
violino
Yung-Hsin Chang
viola
Anthony Kondo
violoncello
Musiche di Beethoven, Schubert
In collaborazione con Polincontri Classica
Eduardo Taufic
pianoforte
Roberto Taufic
chitarra
Musiche di R. Taufic, E. Taufic, Jobim, Venancio/Corumbà
Alberto Cesaraccio
oboe
Alessandro Puggioni
violino
Gioele Lumbau
viola
Francesco Abis
violoncello
Musiche di Mozart, Beethoven, Britten
Alberto Cesaraccio
oboe
Alessandro Puggioni
violino
Gioele Lumbau
viola
Francesco Abis
violoncello
Musiche di Mozart, Beethoven, Britten
Dan Tepfer
pianoforte
Musiche di J.S.Bach/Tepfer
“Se giochi a tennis sempre contro la stessa persona, diventerai sempre più bravo a giocarci contro. Se invece giochi a tennis contro persone diverse, diventerai sempre più bravo a giocare a tennis”.
Dan Tepfer, nato nel 1982 a Parigi, sintetizza in questa frase il motivo profondo della sua poliedricità che non vuole conoscere limiti. Astrofisico, musicista, improvvisatore e innovatore, vanta la collaborazione in carriera con Lee Konitz, una delle incarnazioni viventi del sassofono jazz.
Il Wall Street Journal definisce la sua opera del 2011 Goldberg Variations/Variations un vero e proprio ponte musicale attraverso i secoli. Incontro/confronto con il capolavoro di J.S.Bach, laddove la personalità di Dan e la sua passione per la bellezza degli algoritmi matematici rielaborano e sfidano sul campo un caposaldo della musica occidentale. Game, set and match.
Bolomakoté è il quartiere artistico di Bobo Dioulasso, la seconda città per importanza del Burkina Faso dopo la capitale, Ouagadougou. E’ il centro della musica tradizionale, impersonata negli anni dal leggendario gruppo dei Farafina che collaborò nel tempo con Ryuichi Sakamoto, Jon Hassell e i Rolling Stones. Yaya Outtarà cominciò a suonare proprio con loro all’età di 19 anni nel 1990 fino ad incidere un disco, Faso Denou, per la Real World di Peter Gabriel prodotto da Daniel Lanois.
Oggi è a capo dell’Ensemble Artistique de Bolomakoté, e unisce la sua esperienza musicale alla professione di stregone guaritore. Mescola un insieme di culture e di sensibilità, modernità e tradizione, influenze della cultura mandinga, melodie dei popoli del Niger e del Mali, i canti e i tamburi del Ghana e del Bénin.
L’Ensemble da lui creato è formato da balafonisti (il balafon è uno strumento tradizionale dell’Africa sub-sahariana composto da zucche che fanno da cassa di risonanza e viene suonato come uno xilofono) e percussionisti.
venerdì 3 maggio 2019 ore 18:00
Bar “Il Chiosco”, Piazza Marinai d’Italia, Rivoli
Ciclo MaP, Aperitivi con l’artista. Orientarsi nel mondo della musica
“Culture in viaggio. Alle Radici del Ritmo”
Luca Morino (La Stampa) intervista Marco Giovinazzo (Progetto Racines) e Yaya Ouattara
Yaya Ouattara
Seydou Dembélé
Makan Dembélé
Lamoussa Sanou
Sénimi Koné
balafon
Brama Sanou
Bie Ahmed Traoré
percussioni
Progetto Racines
Matthias Lingenfelder
violino
Jens Oppermann
violino
Stewart Eaton
viola
Andreas Arndt
violoncello
Musiche di Beethoven
In Collaborazione con Polincontri Classica
Ciclo: Family Concert
“FATTO D’ARGENTO, DI CRISTALLO O DI LUNA..”
Musiche e parole sul mare
Ri Voices, Coro di voci bianche della Scuola di Musica Città di Rivoli
Nadia Kuprina, direttore
Davide Bordignon, tastiera
Enrico Dusio, voce narrante
In collaborazione con la Biblioteca Civica Alda Merini e Scuola di Musica Città di Rivoli
Tornano gli straordinari racconti per voce, musica e parole del Ri Voices, Coro di Voci Bianche della Scuola di Musica Città di Rivoli, in collaborazione con la Biblioteca Civica Città di Rivoli “Alda Merini”. Nadia Kuprina alla Direzione sceglie un repertorio di sonorità che fondono l’esperienza dei canti popolari alla tradizione letteraria: da Drunken Sailor a Vem kan segla, da I mari della Luna di Guido Coppotelli su testo di Gianni Rodari (Nei mari della luna/ tuffi non se ne fanno/ non c’è una goccia d’acqua/ pesci non ce ne stanno. /Che magnifico mare/ per chi non sa nuotare!) al Seal Lullaby di Erik Whitacre su testo di Rudyard Kipling. Valore aggiunto e guida autorevole in questo viaggio attraverso melodie e recitazione sarà la voce narrante di Enrico Dusio, personaggio amatissimo dai più piccoli.
Che sia fatto e percepito di cristallo, d’argento o di luna… protagonista è li mare
MEDEA
Ph Alessandro Albert
violoncello Manuel Zigante (Giasone)
visuals, luci, scena Massimo Violato
figli di Medea Vincent Carruba, Matteo Verbaro
danzatori del Balletto Teatro di Torino
addestramento cinofilo Silvia Cabutti e Luca Vallino
Una coproduzione Balletto Teatro di Torino – Rivolimusica
In collaborazione con Piemonte dal Vivo
PRIMA ESECUZIONE
Medea, un tempo principessa e maga nella sua terra arcaica, ora semplicemente straniera
in un mondo civilizzato, viene abbandonata insieme ai figli dal padre dei suoi figli. Medea rappresenta la mutazione, da donna che tradisce il suo paese di origine per seguire il proprio uomo, a moglie e madre in una società che la rifiuta e che rifiuta la sua stessa discendenza. L’enigma della vita trascende
il significato della tragedia e la mutazione si conclude con la catarsi: non vedendo alcuna possibilità di futuro per i suoi bambini, Medea cancella una parte di se stessa, abbandona il ruolo di madre e si riprende quello primario di donna.
Giorgio Li Calzi